Impulsi per un'agenda politica europea del futuro
- La mera affermazione di un’identità europea, senza che si trasformi in esperienza reale nella vita dei cittadini dell’UE, sarebbe nociva per il progetto di integrazione. Le riflessioni sulla possibilità di un’identità europea devono svolgersi nel quadro del dibattito sulla sovranità ed essere collegate alla questione della sovranità.
- I fondamenti della legittimità dell’Unione Europea devono essere rinegoziati. Le questioni concernenti spazio, sovranità e identità dovrebbero offrire nuclei centrali di orientamento per i discorsi politici e sociali. Il ripiegamento su una logica di integrazione funzionale (integrazione dei mercati), ritenuta di più facile accettazione, può sembrare attraente di fronte al crescente euroscetticismo, ma in fin dei conti allontana i cittadini dell’UE dal progetto stesso di integrazione. Invece di mantenere la questione della legittimità in un presunto limbo apolitico, sono necessari dibattiti conflittuali ma impegnati sui confini dell’Europa (spazio), sulla sua capacità di agire (sovranità) e sui suoi valori (identità).
- Il discorso sulla politica europea deve affrontare in particolare la questione della sovranità, che è il fulcro e il punto di ancoraggio del processo di integrazione. La sovranità europea fa principalmente riferimento a un’indipendenza esterna, per questioni di realpolitik, nei confronti di altri attori geopolitici, non ad una competenza interna dell'Unione in riferimento agli Stati membri. Alla luce di ciò, invece di limitarsi ad affermare la sovranità dell’UE, mondo accademico e politica devono elaborare con maggiore precisione cosa si intenda per “sovranità strategica” dell’Unione europea, in che modo si differenzi dalla semplice autonomia strategica, quali siano le competenze di cui l’Unione necessita per raggiungere la sovranità strategica e se ciò non debba comportare, in ultima analisi, anche una ristrutturazione della sovranità nelle relazioni interne.
- L’Europa sta vivendo una crisi d’identità in cui, all’apparenza, le tradizionali narrazioni unificanti non sono (più) valide. Tuttavia, queste ultime sono di estrema importanza per l’esperienza che i cittadini fanno quotidianamente dell’Europa. Per fermare la progressiva erosione del progetto di integrazione, c’è bisogno di nuove narrazioni comuni che, nonostante la diversità e la pluralità, offrano il potenziale per una convinta identificazione con l’Europa e i suoi valori. Ciò può generare nuove dinamiche di integrazione e quindi, in ultima analisi, anche nuovi dibattiti sulla sovranità.
- Le questioni riguardanti lo spazio sono sostanziali per la genesi di una sfera pubblica politica europea. Tuttavia, non dovrebbero limitarsi ad una demarcazione geografica nei confronti di ciò che Europa non è, ma essere utilizzate per la definizione positiva di uno “spazio immaginario” di valori e norme comuni dell’Europa. Tali tentativi di determinazione provocheranno senza dubbio processi (fruttuosi) di contestazione (contestations nel senso adottato da A. Wiener). A prima vista, questi ultimi possono sembrare rischiosi, ma sono indispensabili per la genesi di una sfera pubblica politica europea, così come lo è lo spill over dall’integrazione economica a quella politica, spesso invocato ma non ancora realizzato.
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Translated by Dr. Roberto Luppi. Roberto Luppi is a researcher at Villa Vigoni, the German-Italian Centre for European Dialogue.